Cassazione penale Sez. I sentenza n. 41105 del 22 ottobre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:41105PEN

Massima

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Il giudicato cautelare preclude la riproposizione di motivi già esaminati e respinti in precedenti fasi cautelari, salvo che non emergano nuovi elementi di valutazione e di inquadramento dei fatti, acquisiti a seguito di ulteriori sviluppi delle indagini, pur se relativi a circostanze anteriori alla decisione preclusiva. Pertanto, il Tribunale del riesame può dichiarare inammissibile l'appello avverso l'ordinanza di rigetto della richiesta di revoca o sostituzione della custodia cautelare in carcere, qualora i motivi di impugnazione risultino identici e sovrapponibili a quelli già proposti e respinti in sede di precedente riesame, in assenza di nuovi elementi idonei a superare il giudicato cautelare formatosi. In tali casi, la declaratoria di inammissibilità del ricorso è conseguente, con condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma a favore della cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. CAPOZZI Raffaele - rel. Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 2553/2011 TRIB. LIBERTA' di TORINO, del 01/03/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAFFAELE CAPOZZI;

sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 1 marzo 2012, il Tribunale del riesame di Torino ha respinto, ex articolo 310 c.p.p., l'appello proposto da …

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