Il falso documentale, anche se grossolano e apparentemente inidoneo a trarre in inganno, integra il reato di cui agli artt. 476 e 482 c.p. qualora presenti l'aspetto esteriore di un atto pubblico e sia idoneo a indurre in errore soggetti qualificati, come pubblici ufficiali o persone dotate di specifica competenza, non essendo necessaria la riconoscibilità del falso da parte di qualsiasi persona di comune discernimento. La sussistenza del reato non è esclusa dalla circostanza che il documento contraffatto attribuisca all'agente un titolo inesistente nell'ordinamento giuridico, in quanto ciò non ne determina l'irrilevanza o la grossolanità, purché esso risulti idoneo a trarre in inganno i destinatari. Pertanto, il reato di falso documentale si configura anche quando il documento contraffatto presenti l'apparenza di un atto pubblico e sia ritenuto autentico da soggetti qualificati, a prescindere dalla effettiva idoneità del falso a produrre conseguenze giuridiche.