Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 7207 del 2010

ECLI:IT:TARPA:2010:7207SENT

Massima

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La pubblica amministrazione è tenuta a concludere il procedimento amministrativo entro il termine prefissato dalla legge, a pena di incorrere in un inadempimento. Tale obbligo, che attiene ai livelli essenziali delle prestazioni di cui all'art. 117, comma 2, lett. m) della Costituzione, non può essere derogato per ragioni di opportunità politica o di revisione organica della materia, essendo le cause di interruzione o sospensione del termine di stretta interpretazione. Il mancato rispetto del termine procedimentale, anche se non perentorio, comporta la qualificazione del silenzio serbato dall'amministrazione come inadempimento, a prescindere dalla diffida all'amministrazione a provvedere. In tal caso, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'illegittimità del silenzio-inadempimento e a condannare l'amministrazione a concludere il procedimento entro un termine prefissato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER LA SICILIA
SEZIONE PRIMA
ha pronunciato la presente
SENTENZA
Sul ricorso numero di registro generale 163 del 2010, proposto da I.P.A.B. Istituto Ricovero “Sa.Vi.De.Pa.” di Ravanusa, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Gi.Ru., con domicilio eletto presso l’avv. Gi.Ru. in Palermo;
contro
((omissis)), ((omissis)).Le delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica (già ((omissis)).Le della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro), in persona dei rispettivi rappresentanti legali pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Distrettuale PA, domiciliata per legge in Palermo;
per la declaratoria della illegittimità
del silenzio - inadempimento formatosi sull’atto di invito, notificato all’amministrazione intimata il 28 ottobre 2009, volto ad ottenere la definizione del procedimento di estinzione dell’…

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