La mancata pubblicazione, anche per estratto, del bando di concorso per l'assunzione di personale nell'impiego pubblico sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, in violazione dell'art. 4 del D.P.R. n. 487/1994, comporta l'illegittimità della procedura concorsuale, in quanto tale pubblicità costituisce un requisito essenziale per garantire il principio costituzionale di accesso agli impieghi pubblici su base di parità, ai sensi degli artt. 51 e 97 della Costituzione. Tale obbligo di pubblicazione non può essere derogato da un regolamento comunale, il quale deve comunque conformarsi alla normativa statale di dettaglio, la quale integra e specifica la disposizione legislativa di rango superiore. Pertanto, il mancato rispetto delle prescrizioni in materia di pubblicità del bando di concorso determina l'annullamento della procedura concorsuale, a prescindere dalla presentazione della domanda di partecipazione da parte dell'interessato, il quale non può essere onerato di un adempimento che presuppone la conoscenza di un fatto (il bando di concorso) che gli è stata preclusa dalla mancata pubblicazione sulla fonte legittima prevista dalla legge.