Cassazione penale Sez. III sentenza n. 36275 del 6 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:36275PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel confermare l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti dell'indagato, afferma che il provvedimento restrittivo è pienamente giustificato dalla sussistenza di gravi indizi di colpevolezza e dall'attualità delle esigenze cautelari, in particolare del pericolo di reiterazione di reati della stessa specie. Ciò in ragione della gravità dei fatti contestati, delle modalità della condotta e della personalità negativa dell'indagato, desumibile anche dal suo contegno processuale reticente e parzialmente ammissivo. Il giudice di legittimità ribadisce che, nel giudizio di appello, è consentito il ricorso alla motivazione "per relationem" rispetto al provvedimento di primo grado, laddove le censure formulate non contengano elementi di novità rispetto a quelli già esaminati e disattesi dal giudice di prime cure. Pertanto, il provvedimento impugnato, oltre a richiamare l'intera parte motivazionale dell'ordinanza cautelare, ha ampiamente e logicamente motivato in ordine alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, anche in relazione alla proporzionalità e adeguatezza del provvedimento restrittivo adottato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. LOMBARDI ((omissis)) - Consigliere

Dott. GRILLO Renato - est. Consigliere

Dott. ROSI Elisabetta - Consigliere

Dott. ANDRONIO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

CA. Li. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza emessa il 10 novembre 2010 dal Tribunale - Sezione Riesame - di Bologna;

udita nella udienza camerale del 20 aprile 2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. Renato GRILLO;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale dott. SALZANO Francesco che ha concluso per il rigetto del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO E MOTIVI DELLA DECISIONE

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