Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 32368 del 10 agosto 2009

ECLI:IT:CASS:2009:32368PEN

Massima

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Il diritto dell'imputato di appellare la sentenza di proscioglimento relativa a reati diversi dalle contravvenzioni punite con la sola ammenda o con pena alternativa costituisce un principio fondamentale del giusto processo, tutelato dalla Costituzione. La declaratoria di inammissibilità dell'appello proposto dall'imputato, fondata su una normativa processuale successivamente dichiarata incostituzionale, deve essere annullata, con conseguente necessità di procedere al giudizio di appello. Il ricorso contro la sentenza di primo grado, invece, diviene inammissibile a seguito della caducazione della disciplina che ne consentiva l'impugnazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesco - rel. Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

FE. De. , n. (OMESSO);

BE. Gi. , n. (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Brescia, emessa in data 31.5.2006;

letti i ricorsi e il provvedimento impugnato;

udita in pubblica udienza la relazione del cons. Dott. IPPOLITO F.;

udita la requisitoria del Procuratore generale, in persona del sostituto Dott. CEDRANGOLO O., che ha concluso per l'annullamento senza rinvio del provvedimento impu…

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