Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 81 del 2020

ECLI:IT:TARSA:2020:81SENT

Massima

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Il mutamento di destinazione d'uso di un immobile da deposito a civile abitazione, realizzato senza il prescritto titolo abilitativo, non è suscettibile di sanatoria mediante condono edilizio qualora la domanda di condono risulti dolosamente infedele, in quanto preordinata a trarre in inganno l'amministrazione comunale su elementi essenziali dell'abuso, quali la qualificazione giuridica dell'illecito e l'entità dell'oblazione dovuta. Ciò in quanto, mentre l'amministrazione comunale non è in grado di accertare con assoluta precisione tutta la realtà edilizia del proprio territorio, colui che presenta la domanda di condono può fornire tutta la documentazione ed i dati necessari per valutarne l'accoglibilità, con la conseguenza che la non veritiera indicazione di un elemento fattuale rilevante, idoneo a denotare l'intento doloso di trarre in inganno il Comune, costituisce circostanza ostativa all'accoglibilità della domanda di sanatoria. Inoltre, il mutamento di destinazione d'uso non può essere sanato mediante il meccanismo del silenzio-assenso sulla denuncia di inizio attività presentata in sanatoria, in quanto la normativa applicabile al caso di specie, all'epoca dei fatti, prevedeva, ai fini della condonabilità delle opere abusive, la presentazione di una apposita istanza corredata da idonea documentazione e dal pagamento delle sanzioni dovute, finalizzata al conseguimento di una concessione o autorizzazione in sanatoria. Infine, il diniego di condono è altresì giustificato dalla circostanza che l'immobile oggetto dell'abuso ricade in zona classificata dal piano regolatore generale come "palazzi per uffici pubblici e privati", destinazione incompatibile con quella di civile abitazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 15/01/2020

N. 00081/2020 REG.PROV.COLL.

N. 00119/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso, numero di registro generale 119 del 2009, proposto da:
((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), in qualità di eredi dell’originaria ricorrente, ((omissis)), rappresentati e difesi dagli Avv. ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto, in Salerno, al ((omissis)), 103, presso l’Avv. ((omissis));

contro

Comune di Montella, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avv. ((omissis)), con domicilio eletto, in Salerno, alla via Piave, 1, presso l’Avv. ((omissis));

per l’annullamento:

- A) del provvedimento, prot. n. 19491 del 12.11.2008, notificato il 20.1…

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