Cassazione penale Sez. III sentenza n. 14249 del 16 aprile 2021

ECLI:IT:CASS:2021:14249PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, può ritenersi sussistente anche quando l'indagato non disponga di effettive ed immediate opportunità di ricaduta, purché la valutazione prognostica, fondata sulle modalità del fatto, sulla personalità del soggetto e sul contesto socio-ambientale in cui egli verrà a trovarsi, ove non sottoposto a misure, indichi come probabile, anche se non imminente, la commissione di ulteriori reati. Pertanto, il requisito dell'attualità del pericolo può essere ritenuto sussistente anche quando un considerevole lasso di tempo sia trascorso dalla commissione dell'ultimo fatto, qualora il quadro complessivo degli elementi acquisiti, come la protrazione dell'illecito associativo, l'utilizzo di metodi gravemente intimidatori, l'impiego di atti falsi e prestanome, i precedenti penali e le pendenze a carico dell'indagato, depongano per la concreta possibilità di reiterazione dei reati, specie se agevolata dalla sua esperienza professionale. Analogamente, il pericolo di inquinamento probatorio non si esaurisce con la conclusione delle indagini preliminari o con la conclusione del giudizio di primo grado, potendo sussistere anche successivamente, qualora vi siano concrete condotte dell'indagato volte a pregiudicare l'acquisizione e la genuinità della prova. Infine, la scelta della misura cautelare deve essere effettuata in base a un giudizio di proporzionalità rispetto alla gravità del fatto e alla prevedibile sanzione, senza che assuma rilievo decisivo il diverso trattamento cautelare applicato a un coindagato, ove risulti adeguatamente motivata la maggiore pericolosità sociale dell'indagato cui è stata applicata la misura più grave.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. SOCCI Angelo Matteo - Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - rel. Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 23/07/2020 del TRIB. LIBERTA' di ROMA;
udita la re'lazione svolta dal Consigliere ANDREAZZA GASTONE;
lette le conclusioni del PG TOCCI STEFANO che ha richiesto l'inammissibilita';
lette le conclusioni del difensore Avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento;
Ricorso trattato Decreto Legge n. 137 del 2020, ex articolo 23, comma 8.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ha impugnato l'ordinanza del 31/08/2…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.