Cassazione penale Sez. III sentenza n. 42164 del 18 novembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:42164PEN

Massima

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Il reato di violenza sessuale di cui all'art. 609-bis c.p. può essere integrato anche da atti insidiosi e rapidi, come palpamenti o sfregamenti delle parti intime, che compromettano la libertà sessuale della vittima, a prescindere dalla sussistenza di una vera e propria violenza fisica. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessaria l'impossibilità della vittima di opporre resistenza, essendo sufficiente che l'azione si compia in modo insidiosamente rapido, superando la volontà contraria del soggetto passivo. Anche quando il gesto sia compiuto "ioci causa" o con finalità di irrisione della vittima, esso integra comunque il reato di violenza sessuale, non potendo essere ricondotto al meno grave reato di violenza privata. Tuttavia, ai fini della concessione della circostanza attenuante della minore gravità del fatto di cui all'art. 609-bis, comma 3, c.p., il giudice deve valutare complessivamente le modalità della condotta, l'entità della compressione della libertà sessuale, le condizioni fisiche e psichiche della vittima, nonché l'eventuale reiterazione degli episodi, senza limitarsi alla mera tipologia dell'atto. Il riconoscimento di tale attenuante non è precluso dalla pluralità di episodi illeciti in danno di diverse persone offese, purché la libertà sessuale di ciascuna di esse non sia stata compressa in maniera grave. Inoltre, la sola reiterazione della condotta, sia pure nei confronti del medesimo soggetto passivo, non è di per sé sufficiente a escludere la minore gravità del fatto, ove tale reiterazione non abbia comportato un significativo aggravamento della lesione dell'interesse tutelato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - rel. Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/01/2020 della Corte di appello di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere DI STASI Antonella;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale MANUALI Valentina, che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;
udito per l'imputato l'avv. (OMISSIS), che ha concluso riportandosi ai motivi di ricorso.
RITE…

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