Cassazione penale Sez. I sentenza n. 31870 del 10 agosto 2011

ECLI:IT:CASS:2011:31870PEN

Massima

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La concessione di misure alternative alla detenzione, quali l'affidamento in prova al servizio sociale, richiede un'approfondita valutazione della personalità del condannato, del suo comportamento e della sua situazione socio-familiare, al fine di verificare la sussistenza di sintomi di una positiva evoluzione della sua personalità, tradotti nei progressi trattamentali compiuti e nel grado di rieducazione raggiunto, nonché di condizioni che ne rendano possibile il reinserimento sociale. Tale valutazione non può prescindere dalla considerazione della tipologia e della gravità dei reati commessi, che costituiscono un dato iniziale di riferimento, né dalla ponderazione di elementi fattuali, anche di natura disciplinare, indicativi della mancata adesione del condannato alle finalità del trattamento rieducativo. Il giudice è pertanto legittimato a negare il beneficio richiesto qualora, sulla base di una prognosi di pericolosità sociale, ritenga che le prescrizioni caratterizzanti la misura alternativa non siano idonee a prevenire adeguatamente il pericolo di recidiva, in considerazione della personalità del soggetto e della sua condotta, anche pregresse, nonché della natura e gravità del reato per cui si procede.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PIRMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. CAIAZZO ((omissis)) - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. CARTA Adriana - rel. Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

CO. AN. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 775/2010 del TRIBUNALE di SORVEGLIANZA di SASSARI, del 21/10/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANGELA TARDIO;

lette le conclusioni del Procuratore Generale Dott. TINDARI BAGLIONE, che ha chiesto annullarsi l'ordinanza impugnata con rinvio per la decisione al Tribunale di Sorveglianza di Sassari.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 21 ot…

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