Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Brescia sentenza n. 1420 del 2015

ECLI:IT:TARBS:2015:1420SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di rigetto dell'istanza di emersione dal lavoro irregolare può essere annullato dal giudice amministrativo qualora risulti fondato su ulteriori profili ostativi emersi in sede di riedizione dell'istruttoria, disposta a seguito di un precedente provvedimento cautelare favorevole al ricorrente. In tali casi, il giudice amministrativo dichiara l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, compensando le spese di lite alla luce della peculiarità della vicenda sottesa e dell'accertata non autenticità di un documento posto a fondamento della misura cautelare favorevole. Il principio di diritto affermato mira a garantire il rispetto del giusto procedimento amministrativo e la tutela del diritto del cittadino straniero a veder riesaminata la propria posizione, in conformità ai canoni di imparzialità e buon andamento dell'azione amministrativa, anche a fronte di sopravvenuti elementi ostativi emersi nel corso del nuovo procedimento. La massima valorizza altresì l'esigenza di contemperare le posizioni delle parti, attraverso la compensazione delle spese di lite, in considerazione della peculiarità del caso concreto e dell'accertata inattendibilità di un documento prodotto a sostegno della domanda. In tal modo, il giudice amministrativo assicura un equo bilanciamento tra le garanzie procedimentali e l'esigenza di tutelare l'interesse pubblico sotteso al provvedimento impugnato, in un'ottica di ragionevole proporzionalità e di effettività della tutela giurisdizionale.

Sentenza completa

N. 00756/2014
REG.RIC.

N. 01420/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00756/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

sezione staccata di Brescia (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 756 del 2014, proposto da:
Lahoucine Bensiali, rappresentato e difeso dall'avv. Claudia Fappani, con domicilio eletto presso T.A.R. Segreteria in Brescia, Via Carlo Zima, 3;

contro

Ministero dell'Interno, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, domiciliata in Brescia, Via S. Caterina, 6;

per l'annullamento

DEL PROVVEDIMENTO DELLO SPORTELLO UNICO PER L’IMMIGRAZIONE DI BRESCIA IN DATA 2/5/2014, DI RIGETTO DELL’ISTANZA DI EMERSIONE DAL LAVORO IRREGOLARE.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

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