Il mancato pagamento del canone unico di occupazione del suolo pubblico, previsto dall'art. 1, comma 816, della legge n. 160/2019, comporta la decadenza del beneficio della proroga automatica delle autorizzazioni concernenti l'utilizzazione temporanea del suolo pubblico, concesse ai sensi dell'art. 9-ter, commi 4 e 5, del D.L. n. 137/2020, convertito con modificazioni dalla L. n. 176/2020, come disposto dall'art. 10-ter, comma 2, del D.L. n. 21/2022, convertito con modificazioni dalla L. n. 51/2022. In tal caso, l'amministrazione comunale è legittimata a disporre la sospensione dell'attività e la chiusura dei locali per un periodo non inferiore a cinque giorni, ai sensi dell'art. 3, comma 16, della L. n. 94/2009, senza che ciò comporti una violazione del principio di proporzionalità, atteso che il legislatore ha già individuato la misura minima della sanzione. L'occupazione di suolo pubblico senza il pagamento del relativo canone, oltre a configurare una violazione dell'art. 20, commi 1 e 4, del Codice della Strada, integra altresì un'ipotesi di occupazione sine titulo, che legittima l'adozione dei provvedimenti sanzionatori previsti dalla legge, senza che l'amministrazione debba procedere a un'ulteriore comparazione degli interessi pubblici e privati coinvolti.