Cassazione penale Sez. II sentenza n. 19164 del 3 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:19164PEN

Massima

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Il provvedimento di prevenzione personale, quale la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, può essere legittimamente disposto dalla Corte di appello sulla base di elementi probatori, anche di natura indiziaria, che dimostrino la pericolosità sociale del proposto, senza che sia necessaria la previa condanna per il reato associativo di cui all'art. 416-bis c.p. In tale ambito, il sindacato di legittimità della Corte di cassazione è limitato alla sola violazione di legge, con esclusione della possibilità di censurare la motivazione del provvedimento per vizi logici o di valutazione del materiale probatorio, salvo il caso di motivazione inesistente o meramente apparente. Pertanto, il ricorso per cassazione avverso il decreto di conferma della misura di prevenzione personale è inammissibile laddove si limiti a contestare, in modo generico e apodittico, la ricostruzione in fatto operata dai giudici di merito in ordine alla capacità reddituale del proposto e alla formazione del suo patrimonio immobiliare, nonché la valutazione del materiale probatorio, in particolare delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, senza denunciare specifiche violazioni di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. TADDEI Margheri - rel. Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato a (OMISSIS);

(OMISSIS) nata a (OMISSIS);

avverso il decreto n. 230 bis/11 dell'8.3.2011 della Corte d'appello di Napoli, 8 sezione penale;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Margherita B. Taddei;

Letta la requisitoria del Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, dott. IZZO Gioacchino che ha concluso per l'inammissibilita' del ricor…

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