Cassazione penale Sez. V sentenza n. 20212 del 24 maggio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:20212PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, pur essendo abilitato all'accesso e alla consultazione di un sistema informatico o telematico protetto, vi acceda o si mantenga per ragioni ontologicamente estranee rispetto a quelle per le quali la facoltà di accesso gli è attribuita, integra il delitto di accesso abusivo a sistema informatico di cui all'art. 615-ter c.p. Tale condotta è punibile anche quando l'accesso abusivo sia finalizzato alla realizzazione di un successivo fatto illecito, come la corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio di cui all'art. 319 c.p. Infatti, l'uso distorto delle risorse e dei poteri conferiti all'agente pubblico, attraverso gli accessi al sistema informatico per fini privati e non consentiti, costituisce un abuso di potere e uno sviamento di funzione, che integra gli estremi del reato di accesso abusivo, a prescindere dalla finalità corruttiva perseguita. Pertanto, il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che acceda abusivamente al sistema informatico per realizzare condotte corruttive o comunque contrarie ai doveri d'ufficio, risponde sia del reato di accesso abusivo che di quello di corruzione, in quanto le due fattispecie delittuose, pur essendo autonome, risultano concorrenti. Ciò anche quando l'attività illecita sia svolta al di fuori dell'orario e del luogo di lavoro, in quanto l'elemento rilevante è l'uso distorto delle risorse e dei poteri conferiti all'agente pubblico, a prescindere dalle modalità temporali e spaziali della condotta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/01/2021 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, if provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ROSA PEZZULLO;
Il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. LIGNOLA Ferdinando, ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di Appello di Milano, con sentenza del 27 gennaio 2021, ha confermato la sentenza del Tribuna…

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