Cassazione penale Sez. V sentenza n. 38408 del 1 agosto 2017

ECLI:IT:CASS:2017:38408PEN

Massima

Massima ufficiale
In tema di misure cautelari coercitive, il termine stabilito a pena di inefficacia dal comma decimo dell'art. 309 cod. proc. pen. per il deposito della motivazione dell'ordinanza con cui il Tribunale decide sulla richiesta di riesame decorre dal deposito in cancelleria del dispositivo, anche nel caso in cui tale deposito reca una data successiva rispetto a quella in cui si è tenuta la camera di consiglio nella quale la richiesta di riesame è stata trattata, a meno che il tribunale non dia espressamente atto di avere adottato la decisione in una data antecedente rispetto a quella del deposito del dispositivo, nel qual caso il termine per il deposito della motivazione decorre da tale antecedente data. (In motivazione, la Corte ha precisato che la disciplina del rito camerale non richiede la contestualità tra la celebrazione dell'udienza e la deliberazione della decisione).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. SCOTTI Umberto - Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. CATENA Rossel - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa in data 17/12/2016 dal Tribunale del Riesame di Palermo ai sensi dell'articolo 309 c.p.p., con cui veniva rigettata la richiesta di riesame avverso l'ordinanza del Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Palermo con cui, in data 24/11/2016, era stata applicata ad (OMISSIS) la misura degli arresti domiciliari per il delitto di cui all'articolo 110 c.p., Regio Decreto n. 267 del 1942, articolo 216, comma 1, n. 1, articolo 21…

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