Cassazione penale Sez. II sentenza n. 37457 del 23 dicembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:37457PEN

Massima

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Il tentativo di estorsione si configura quando l'agente, mediante minaccia di denunciare alla magistratura fatti costituenti notizia di reato, finalizzata all'ingiusto profitto, tenta di costringere la persona offesa alla consegna di una somma di denaro non dovuta, anche qualora la minaccia non abbia effettivamente determinato la consegna del denaro. Ai fini della configurabilità del reato, è sufficiente che la minaccia sia idonea a suscitare un ragionevole timore nell'offeso, a prescindere dalla sua effettiva capacità di resistere alla richiesta illecita. La condotta estorsiva è integrata anche quando la richiesta di denaro non sia riconducibile ad alcuna pretesa lecita dell'agente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matild - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. PARDO Ignazi - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

Dott. PERROTTI M - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/10/2017 della CORTE APPELLO di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere MASSIMO PERROTTI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. PIRRELLI Francesca Romana, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore:
L'avvocato (OMISSIS), in sostituzione dell'avvocato (OMISSIS), difensore della par…

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