Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 172 del 2013

ECLI:IT:TARNA:2013:172SENT

Massima

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Il potere di autotutela decisoria della pubblica amministrazione, pur trovando fondamento nel principio costituzionale di buon andamento, richiede non solo l'esistenza di un vizio dell'atto da rimuovere, ma anche la sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale alla sua rimozione, da comparare con gli interessi privati sacrificati, in particolare quando, per effetto del provvedimento reputato illegittimo, siano sorte posizioni giuridiche qualificate e consolidate nel tempo. L'esercizio di tale potere non ha come unica finalità il ripristino della legalità, ma costituisce una potestà discrezionale che deve contemplare la verifica di determinate condizioni, previste dall'ordinamento e concernenti l'opportunità di correggere l'azione amministrativa svoltasi illegittimamente, attraverso una rinnovata manifestazione, entro un termine ragionevole, della funzione amministrativa. Pertanto, l'annullamento in autotutela di una procedura concorsuale può essere legittimamente disposto dalla pubblica amministrazione qualora emergano profili di illogicità e contraddittorietà che abbiano inficiato la selezione, impedendo l'individuazione delle caratteristiche professionali richieste ai candidati, a condizione che tale esercizio del potere di revisione sia sorretto da un interesse pubblico concreto ed attuale, comparato con gli interessi privati sacrificati.

Sentenza completa

N. 11026/2002
REG.RIC.

N. 00172/2013 REG.PROV.COLL.

N. 11026/2002 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 11026 del 2002, proposto da:
ESPOSITO VINCENZO, ESPOSITO CIRO, BUGLIONE PASQUALE, MIRANTE LUCIANA, BENNATO MARIO, CASTALDO ALFREDO, FLAMIANO CIRO, LIETO EDUARDO, CARDAMONE SALVATORE, MICELI SALVATORE, rappresentati e difesi dall’Avv. Massimo Di Celmo, presso il quale elettivamente domiciliano in Napoli, alla Via Morgantini, n. 3;

contro

COMUNE DI NAPOLI, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dagli avv. Bruno Ricci, Edoardo Barone, Bruno Crimaldi, Gabriele Romano, Giuseppe Tarallo, Barbara Accattatis Chalons D'Oranges, Antonio Andreottola, Eleonora Carpentieri, Annalisa Cuomo, Anna Ivana F…

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