Cassazione penale Sez. III sentenza n. 41254 del 25 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:41254PEN

Massima

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Il possesso consapevole di materiale pedopornografico, anche se successivamente cancellato, integra il reato di cui all'art. 600-quater c.p., in quanto la cancellazione determina solo la cessazione della permanenza del reato, ma non l'elisione ex tunc della rilevanza penale della condotta per il periodo antecedente. Ai fini dell'integrazione del reato, è irrilevante l'accertamento della capacità dell'imputato di recuperare i file cancellati, essendo sufficiente la prova della consapevole detenzione del materiale illecito, anche se successivamente eliminato. La pena inflitta per tale reato, se congrua rispetto alla gravità della condotta e alla capacità a delinquere dell'imputato, è insindacabile in sede di legittimità, non essendo necessaria una specifica e dettagliata motivazione quando la pena sia inferiore alla media edittale. Le operazioni di polizia svolte all'estero, che abbiano consentito di acquisire informazioni sulla commissione di reati in Italia, non integrano di per sé una violazione della sovranità nazionale, purché le informazioni siano comunicate alle autorità italiane nel rispetto dei principi di cooperazione internazionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAVALLO Aldo - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. RAMACCI Luca - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. REYNAUD Gianni F. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la la sentenza del 16/03/2017 della Corte d'appello di Trento - sez. dist. Bolzano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO

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