Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 42484 del 27 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:42484PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel controllo della motivazione della sentenza di merito, non può sostituire la propria valutazione delle prove a quella del giudice di merito, essendo il suo sindacato limitato alla verifica della coerenza logico-giuridica dell'iter argomentativo seguito dal giudice di appello, il quale ha il potere di apprezzare liberamente il valore probatorio degli elementi acquisiti, senza che tale apprezzamento possa essere censurato in sede di legittimità, se sorretto da una motivazione immune da vizi logici e giuridici. Pertanto, il giudice di legittimità non può riesaminare il merito della decisione, né può sindacare la ricostruzione dei fatti operata dal giudice di merito, se questa risulta sorretta da una motivazione congrua, logica e rispettosa dei canoni di razionalità. Tuttavia, il giudice di legittimità può annullare la sentenza di merito laddove rilevi un vizio nella valutazione della prova, qualora questa risulti manifestamente illogica o contraddittoria. Inoltre, il giudice di legittimità può intervenire sulla sentenza di merito quando riscontra un errore di diritto nell'applicazione della legge penale, come nel caso in cui il giudice di merito abbia erroneamente escluso la sussistenza di precedenti penali dell'imputato, incidendo così sulla corretta applicazione della disciplina sulla sospensione condizionale della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CIAMPI ((omissis)) - Presidente

Dott. DI SALVO Emanuele - rel. Consigliere

Dott. RANALDI Alessandro - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CENCI Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
PROCURATORE GENERALE c/o CORTE D'APPELLO di REGGIO CALABRIA;
avverso la sentenza del 14/02/2017 della CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. EMANUELE DI SALVO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. FIMIANI PASQUALE, che ha concluso chiedendo l'inammissibili…

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