Cassazione penale Sez. V sentenza n. 30514 del 15 luglio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:30514PEN

Massima

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L'uso della forza fisica da parte di un pubblico ufficiale nell'esercizio delle proprie funzioni può essere giustificato dalla scriminante di cui all'art. 53 c.p. (legittima difesa di un diritto), purché tale uso sia strettamente necessario e proporzionato al fine di superare il rifiuto dell'interessato di fornire le proprie generalità o di sottoporsi a perquisizione. Tuttavia, l'applicazione di tale scriminante è esclusa qualora l'uso della forza da parte del pubblico ufficiale si concretizzi in condotte di lesioni personali, non essendo queste ultime strettamente necessarie all'adempimento dei doveri d'ufficio. In tali casi, il pubblico ufficiale risponde penalmente per il reato di lesioni, non potendo invocare la scriminante della legittima difesa di un diritto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 24/01/2012 della Corte d'Appello di Roma;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. SALZANO Francesco, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata per essere il reato estinto per prescrizione.

RITENUTO IN FATTO

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