Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 1526 del 2024

ECLI:IT:TARVEN:2024:1526SENT

Massima

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La servitù di uso pubblico su un bene privato può essere costituita mediante dicatio ad patriam, ovvero il comportamento del proprietario che, seppure non intenzionalmente diretto a dar vita al diritto di uso pubblico, mette volontariamente e con carattere di continuità il proprio bene a disposizione della collettività, assoggettandolo al correlativo uso, al fine di soddisfare un'esigenza comune ai membri di tale collettività uti cives, indipendentemente dai motivi per i quali detto comportamento viene tenuto, dalla sua spontaneità e dallo spirito che lo anima. Il giudice amministrativo può e deve risolvere la questione del carattere pubblico ovvero privato di un'area, nonché accertare la sussistenza di una servitù di uso pubblico su area privata, allorquando sia richiesto di risolvere la vicenda non già come questione principale, sulla quale pronunciarsi con efficacia di giudicato, ma come questione preliminare ad altra, ovvero alla questione, dedotta in via principale e rientrante nella sua giurisdizione. Pertanto, la realizzazione di un intervento edilizio che limiti o riduca l'ampiezza di una servitù di uso pubblico costituita mediante dicatio ad patriam è legittimamente inibita dall'Amministrazione, in quanto tale intervento aggraverebbe la servitù esistente.

Sentenza completa

Pubblicato il 18/06/2024

N. 01526/2024 REG.PROV.COLL.

N. 01212/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1212 del 2017, proposto da
Maria Pia Di Muro, Ruggiero Orlando, Enrico Posocco, rappresentati e difesi dagli avvocati Angelo Di Lorenzo e Luciano Perco, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Belluno, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato Paolo Vignola, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l’annullamento

del provvedimento del 19/5/2017, successivamente conosciuto, del Funzionario Delegato dal Dirigente del Settore Edilizia e Urbanistica che ordina ai ricorrenti, ai sen…

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