Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 4950 del 2012

ECLI:IT:TARLAZ:2012:4950SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo impugnato, seppur originariamente fonte della richiesta di pagamento di un prelievo supplementare, perde efficacia e diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente qualora sia stato integralmente sostituito da un nuovo provvedimento successivamente comunicato all'interessato. In tali casi, il giudice amministrativo non può che dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di giudizio in ragione dei giusti motivi che hanno determinato la sopravvenuta carenza di interesse. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il venir meno dell'interesse della parte ricorrente a seguito dell'emanazione di un nuovo provvedimento che sostituisce integralmente quello originariamente impugnato determina l'improcedibilità del ricorso, senza possibilità per il giudice di entrare nel merito della controversia. Tale soluzione è giustificata dalla necessità di evitare un esame di questioni divenute prive di utilità per il ricorrente, con conseguente compensazione delle spese di giudizio in ragione della sopravvenuta carenza di interesse. La massima valorizza il principio di economia processuale e di concentrazione del contenzioso, in base al quale il giudice non può pronunciarsi su questioni divenute prive di rilievo per le parti in causa. Essa riflette altresì il carattere strumentale del processo amministrativo, volto alla tutela di posizioni giuridiche soggettive incise da provvedimenti amministrativi, e la necessità di adeguare il giudizio all'evoluzione della situazione sostanziale dedotta in giudizio.

Sentenza completa

N. 13150/1999
REG.RIC.

N. 04950/2012 REG.PROV.COLL.

N. 13150/1999 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 13150 del 1999, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avv. ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via Ripetta, 70;

contro

Azienda di Stato Interventi nel Mercato Agricolo – AIMA (ora AGEA) e Ministero del Tesoro (ora Ministero dell’Economia e delle Finanze), in persona del rispettivo legale rappresentante
pro tempore
, rappresentati e difesi dall’Avvocatura Generale dello Stato, domiciliati per legge in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

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