Cassazione penale Sez. II sentenza n. 40343 del 9 novembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:40343PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640-bis c.p.) può concorrere sia con il reato di frode nelle pubbliche forniture, che non richiede una condotta implicante artifici o raggiri né un evento di danno per la parte offesa coincidente con il profitto dell'agente, ma solo la dolosa mancata esecuzione del contratto di fornitura di cose o servizi, sia con il reato di corruzione, in quanto l'accordo corruttivo, pur non potendo integrare l'induzione in errore del pubblico ufficiale che partecipa all'accordo, può comunque indurre in errore gli altri funzionari dell'ente pubblico e, in particolare, gli organi di controllo. Pertanto, il delitto di truffa aggravata è configurabile quando ad essere tratti in inganno siano stati sia gli organi di controllo dell'ente che l'organo rappresentativo, poiché in tal caso non vi è dimostrazione di una volontaria partecipazione degli stessi al danno procurato alla Pubblica Amministrazione. In tema di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente, il provvedimento cautelare può interessare indifferentemente ciascuno dei concorrenti anche per l'intera entità del profitto accertato, ma non può complessivamente eccedere nell'ammontare il profitto complessivo, in quanto il sequestro preventivo non può avere un ambito più vasto della futura confisca. Pertanto, l'avvenuta emissione del sequestro nei confronti di un concorrente per l'intero profitto illecito non viola alcuna disposizione. Inoltre, in tema di reati tributari, il sequestro finalizzato alla confisca per equivalente nei confronti della persona fisica è ammissibile anche nel caso di intervenuto fallimento della persona giuridica, che determina il passaggio dei beni nella disponibilità della curatela, con conseguente impossibilità di ablazione attraverso il sequestro in via diretta nei confronti di detta persona giuridica. Infine, il profitto illecito deve essere determinato tenendo conto delle risultanze delle disposte consulenze, scomputando la quota attribuibile ai reati per i quali è stato ritenuto insussistente il fumus del delitto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. PARDO Ignaz - rel. Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina - Consigliere

Dott. MONACO Marco Mari - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 26/06/2020 del TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. IGNAZIO PARDO;
sentite le conclusioni del PG Dr. ROMANO GIULIO 34048/2021 che ha chiesto il rigetto del ricorso;
udito il difensore avv.to (OMISSIS) che insiste per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.1 Con ordinanza in data 26 giugno 2020, il tribunale della liberta' di Reggio Calabria, in parziale acc…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.