Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 20520 del 17 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:20520PEN

Massima

La coltivazione non autorizzata di piante da cui è possibile estrarre sostanze stupefacenti, anche se finalizzata all'uso personale, integra comunque una condotta penalmente rilevante, in quanto la destinazione d'uso non esclude la rilevanza penale della coltivazione stessa. Inoltre, il giudice è tenuto a valutare complessivamente il quantitativo e la tipologia di tutte le sostanze stupefacenti detenute dall'imputato, anche al fine di accertare l'eventuale finalità di spaccio, senza limitarsi alla sola valutazione della coltivazione di piante di marijuana. La mera destinazione all'uso personale non è sufficiente a escludere la rilevanza penale della condotta, dovendo il giudice esaminare tutti gli elementi di fatto emersi nel caso concreto per verificare la effettiva finalità della detenzione delle sostanze stupefacenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - rel. Consigliere

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI NAPOLI;
nei confronti di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/01/2014 del GIP TRIBUNALE di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udito in PUBBLICA UDIENZA del 21/04/2016, la relazione svolta dal Consigliere Dr. MAURIZIO GIANESINI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. OSCAR CEDRANGOLO che ha concluso per l'annullamento con rinvio;
udito il difensore avv. Belcastro G…

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