Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 46214 del 1 dicembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:46214PEN

Massima

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La massima giuridica che può essere estratta dalla sentenza è la seguente: Quando nei confronti di un imputato sono emesse in procedimenti diversi più ordinanze cautelari per fatti diversi, la retrodatazione prevista dall'art. 297 comma 3 c.p.p. opera solo se tra i procedimenti sussiste una connessione qualificata e gli elementi giustificativi della seconda ordinanza erano già desumibili dagli atti al momento dell'emissione della prima, purché i due procedimenti siano in corso davanti alla stessa autorità giudiziaria e la loro separazione possa essere frutto di una scelta del pubblico ministero. In assenza di tali presupposti, i termini della seconda ordinanza cautelare decorrono dalla data di esecuzione o notificazione della prima, senza possibilità di retrodatazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso promosso da:

Al. Ni. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza dell'8 maggio 2009 emessa dal Tribunale di Napoli;

visti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso; sentita la relazione del consigliere Dott. FIDELBO Giorgio;

sentito il Sostituto Procuratore generale, Dott. FEBBRARO Giuseppe, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con l'ordinanza in epigrafe il Tribunale di Napoli, in funzione di giudice d&#…

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