Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 29417 del 27 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:29417PEN

Massima

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L'aggravante di cui all'art. 7 del d.l. n. 152 del 1991, convertito in l. n. 203 del 1991, che prevede l'aumento della pena per i reati commessi al fine di agevolare l'attività delle associazioni di tipo mafioso, ha natura soggettiva e non oggettiva. Pertanto, ai fini della sua applicazione, è necessario che il concorrente nel reato abbia agito con il dolo specifico di favorire l'associazione mafiosa, essendo tale finalità l'obiettivo diretto della sua condotta e non un mero vantaggio indiretto. Non è sufficiente la semplice conoscenza o conoscibilità del legame tra il concorrente e l'associazione mafiosa, né la colpevole ignoranza di tale collegamento, essendo richiesto che il soggetto abbia fatto propria la finalità di agevolare il sodalizio criminale. L'aggravante in questione, incentrata sulla particolare motivazione a delinquere, si differenzia dalla diversa fattispecie aggravatrice correlata all'utilizzo del metodo mafioso, che attiene invece alle modalità di esecuzione del reato. Ne consegue che, nel caso di concorso di persone nel reato, l'aggravante non è applicabile ai concorrenti che non abbiano agito in base alla finalità di favorire l'associazione mafiosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. AGLIASTRO Mirella - rel. Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Pubblici Ministeri Sostituti Procuratori della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro, Dott. GUARASCIO Domenico e Dott. PRONTERA Alessandro;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 25/26 gennaio 2018 del Tribunale del riesame di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. AGLIASTRO Mirella;
udito il Procuratore Generale nella persona del Dott. ANIELLO Roberto, il quale…

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