Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 2637 del 2014

ECLI:IT:TARLE:2014:2637SENT

Massima

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Il proprietario del fondo sul quale sono stati rinvenuti rifiuti abbandonati può essere legittimamente destinatario di un'ordinanza di rimozione e smaltimento ai sensi dell'art. 192 del d.lgs. n. 152/2006 solo se, a seguito di un'istruttoria completa e di un contraddittorio con lo stesso, emerga la sua responsabilità a titolo di dolo o colpa in relazione all'abbandono dei rifiuti, non essendo sufficiente la mera qualità di proprietario del terreno. L'amministrazione deve pertanto accertare in concreto la condotta omissiva o negligente del proprietario, non potendo ritenersi sufficiente il solo fatto che egli non abbia recintato il fondo, atteso che tale obbligo non sussiste in via generale, ma solo ove si siano già verificati in precedenza episodi di abbandono di rifiuti, tale da imporre al proprietario un dovere di vigilanza e di adozione di misure idonee a prevenire il ripetersi di tali condotte. Inoltre, l'ordinanza di rimozione deve essere preceduta dalla comunicazione di avvio del procedimento al proprietario, al fine di consentirgli di interloquire sulla propria estraneità rispetto all'abbandono dei rifiuti, e deve essere emessa dal Sindaco, non dal dirigente, in quanto l'art. 192, comma 3, del d.lgs. n. 152/2006 attribuisce espressamente tale competenza al primo. Infine, l'ordinanza deve indicare con precisione i terreni interessati dall'abbandono dei rifiuti, senza includere aree non oggetto dell'accertamento effettuato.

Sentenza completa

N. 00574/2010
REG.RIC.

N. 02637/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00574/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Prima

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 574 del 2010, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Lecce, piazza Mazzini 72;

contro

Comune di Lecce, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Lecce, Municipio;

per l'annullamento

dell'ordinanza n. 109 del 29.01.2010, successivamente comunicata, a firma del Dirigente del Settore Ambiente, Igiene, Prot. Civile, Ufficio Unico Rifiuti, Energia, Via, Randagismo e Canili del Comune di Lecce con la quale si ordinava al ricorrente dott. ((omissis)) di…

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