Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 988 del 2023

ECLI:IT:TARCT:2023:988SENT

Massima

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Il vincolo di destinazione a verde pubblico attrezzato imposto dallo strumento urbanistico, che consente l'intervento del privato solo mediante concessione o convenzione finalizzata a garantire la fruibilità pubblica dell'opera nel bilanciamento con l'interesse pubblico preminente, ha natura espropriativa e non meramente conformativa, in quanto incide in modo eccezionalmente rilevante sulla fisiologica destinazione edificatoria delle aree e sul loro valore di mercato, precludendo al proprietario qualsiasi iniziativa edificatoria che non sia connessa alla realizzazione di opere di interesse pubblico. Tale vincolo, pertanto, è soggetto ai limiti temporali previsti dall'art. 9 del D.P.R. n. 327/2001, non potendo essere imposto sine die ed in assenza di giusto indennizzo, in quanto sottrae i terreni dei privati all'ordinario regime privatistico e li assoggetta a regimi permanentemente limitativi delle ordinarie facoltà inerenti il diritto di proprietà. La possibilità di realizzare nell'area attrezzature di pubblico interesse non è sufficiente a configurare un vincolo di natura meramente conformativa, qualora le iniziative edilizie consentite dallo strumento urbanistico non siano suscettibili di operare in un regime di libero mercato, ma debbano necessariamente avvenire mediante concessione o convenzione pubblicistica, in quanto ciò comporta uno svuotamento incisivo del contenuto del diritto di proprietà, oltre la misura consentita dal principio di proporzionalità.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/03/2023

N. 00988/2023 REG.PROV.COLL.

N. 01193/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1193 del 2020, proposto da
Francesco Privitera, rappresentato e difeso dall'avvocato Benedetto Calpona, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, rappresentato e difeso dall'avvocato Rosaria Natalia Imbesi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia, e dall'avvocato Anna Dauccia, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

della nota del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto n. 21602 in data 4 giugno 2020, con cui l’Amministrazio…

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