Cassazione civile Sez. III ordinanza n. 25675 del 17 dicembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:25675CIV

Massima

Il giudice di legittimità, nell'esaminare la valutazione delle prove effettuata dal giudice di merito, non può sindacare le scelte discrezionali di quest'ultimo, purché siano congruamente e logicamente motivate. La Corte di cassazione, infatti, è competente a verificare la correttezza giuridica della motivazione, ma non può riesaminare il merito della controversia, sostituendosi al giudice di appello nella valutazione dei fatti e delle prove. Pertanto, la decisione della Corte di merito, che abbia analiticamente esaminato il tenore delle testimonianze e ampiamente esposto le ragioni del proprio convincimento, non è suscettibile di censura in sede di legittimità, salvo vizi logici o giuridici della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FINOCCHIARO Mario - Presidente

Dott. MASSERA Maurizio - Consigliere

Dott. SEGRETO Antonio - Consigliere

Dott. VIVALDI Roberta - Consigliere

Dott. LANZILLO Raffaella - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso 24236/2009 proposto da:

PU. GI. (OMESSO), elettivamente domiciliato in ROMA, VIA GIOVANNI NICOTERA 29, presso lo studio dell'avvocato GUZZO MICHELE (STUDIO LEGALE ARLINI), rappresentato e difeso dagli avvocati PASCALE Giovanni, CASTALDO VINCENZO, giusta procura a margine del ricorso;

- ricorrente -

contro

COMUNE DI SAN GIOVANNI A PIRO (OMESSO), in persona del Sindaco pro tempore, elettivamente domiciliato in a ROMA, VIA AUGUST…

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