L'autorizzazione all'attività estrattiva in una cava, una volta rilasciata, può essere prorogata dal competente dirigente regionale, anche in deroga alla durata originariamente prevista, qualora ricorrano particolari circostanze non dipendenti dalla volontà o dalle capacità degli esercenti, purché non siano apportate modifiche sostanziali al progetto originariamente approvato. La proroga dell'autorizzazione non costituisce un rinnovo, ma mira a salvaguardare la durata complessiva originariamente prevista, tenendo conto di eventuali sospensioni dell'attività disposte in via giurisdizionale. L'amministrazione competente, nel valutare l'istanza di proroga, deve verificare la sussistenza di una situazione di "area di crisi" che abbia impedito il completamento del programma estrattivo nei termini originariamente previsti, senza necessità di una nuova autorizzazione di compatibilità ambientale, salvo che non siano apportate modifiche sostanziali al progetto. Inoltre, la proroga dell'autorizzazione non richiede l'espletamento di una nuova procedura di conferenza di servizi, essendo sufficiente il rispetto delle prescrizioni già impartite in sede di rilascio dell'autorizzazione originaria. Infine, l'efficacia dell'autorizzazione paesaggistica, una volta rilasciata, perdura per il periodo previsto dalla legge, anche in caso di proroga dell'autorizzazione estrattiva, senza necessità di un nuovo titolo paesaggistico, purché i lavori siano iniziati nel quinquennio di efficacia dell'autorizzazione originaria.