Cassazione penale Sez. VI ordinanza n. 19256 del 9 maggio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:19256PEN

Massima

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Il pubblico dipendente che, presentando false dichiarazioni sostitutive di certificazione attestanti l'assenza di altri impieghi pubblici o privati, viene indebitamente assunto in un altro ente pubblico e, con artifici e raggiri consistenti nel dichiarare falsamente la propria malattia per giustificare le assenze dal nuovo lavoro mentre in realtà presta attività lavorativa presso il precedente datore di lavoro, lucra indebitamente la retribuzione e l'indennità di malattia a danno dell'ente pubblico, commette il reato di truffa aggravata continuata. Tale condotta non può essere ricondotta alla meno grave ipotesi di indebita percezione di erogazioni pubbliche, in quanto l'utilizzo di certificazioni mediche false o comunque l'invio di dichiarazioni mendaci all'amministrazione pubblica integrano gli estremi dell'artificio e del raggiro idonei a indurre in errore l'ente e a procurare un ingiusto profitto. Pertanto, il pubblico dipendente che, sfruttando la posizione di vantaggio derivante dal rapporto di lavoro, pone in essere condotte fraudolente per ottenere indebitamente emolumenti pubblici, è punibile per il reato di truffa aggravata continuata, a prescindere dall'effettiva produzione di certificati medici falsi, essendo sufficiente la mera dichiarazione di malattia, in assenza di una valida giustificazione, per integrare gli estremi dell'artificio e del raggiro.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierlui - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto ex articolo 625 bis c.p.p., da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza in data 04/04/2013 della Corte di Cassazione;

esaminati gli atti, la sentenza denunciata e il ricorso;

udita in camera di consiglio la relazione del consigliere Dott. PAOLONI Giacomo.

MOTIVI DELLA DECISIONE

1. Con tempestivo atto d'impugnazione (OMISSIS) propone ricorso straordinario per errore di fatto avverso la sentenza del 4.4.2013 di questa S.C. (Sezione 2, n. 29906…

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