Cassazione penale Sez. II sentenza n. 24017 del 9 giugno 2016

ECLI:IT:CASS:2016:24017PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la sussistenza delle esigenze cautelari personali, è tenuto a motivare in modo rigoroso e approfondito sulla concretezza e attualità del pericolo di reiterazione del reato, senza poter desumere automaticamente tale pericolo dalla sola gravità del titolo di reato contestato. La valutazione deve tenere conto delle modalità della condotta, della personalità dell'indagato, dei suoi precedenti penali e della vicinanza temporale dei fatti, al fine di accertare l'effettiva probabilità che l'indagato abbia concrete occasioni prossime per commettere nuovi reati, non meramente ipotetiche o astratte. Il giudice deve altresì motivare in modo adeguato sulla scelta della specifica misura cautelare ritenuta più idonea a fronteggiare il pericolo, anche in relazione alla possibilità di applicare misure meno afflittive. Solo una siffatta motivazione, che esplori in concreto la dimensione dell'attualità e concretezza del pericolo di recidiva, consente di rispettare i principi di adeguatezza e proporzionalità delle misure cautelari personali, in conformità alle recenti modifiche normative che hanno rafforzato gli obblighi motivazionali del giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

Dott. ALMA ((omissis)) - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS), rappresentato e assistito dall'avv. (OMISSIS), di fiducia, avverso l'ordinanza del Tribunale di Bari, in funzione di giudice dell'appello, n. 1501/2015, in data 10/12/2015;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
sentita la relazione della causa fatta dal consigliere dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale dott. ((omissis)) che ha concluso chiedendo i…

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