Tribunale Amministrativo Regionale Piemonte - Torino sentenza n. 1099 del 2022

ECLI:IT:TARPIE:2022:1099SENT

Massima

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Il permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici, previsto dall'art. 5, commi 9-14, del D.L. n. 70/2011, convertito in L. n. 106/2011, e dall'art. 14 del D.P.R. n. 380/2001, costituisce un istituto di carattere eccezionale rispetto all'ordinario titolo edilizio, espressione di un potere ampiamente discrezionale dell'amministrazione, che si concretizza in una decisione di natura urbanistica giustificata dalla necessità di soddisfare esigenze straordinarie rispetto agli interessi primari garantiti dalla disciplina urbanistica generale. Tale deroga è ammessa al fine di incentivare la razionalizzazione del patrimonio edilizio esistente nonché di promuovere e agevolare la riqualificazione di aree urbane degradate, con presenza di funzioni eterogenee e tessuti edilizi disorganici o incompiuti, nonché di edifici a destinazione non residenziale dismessi o in via di dismissione ovvero da rilocalizzare, tenuto conto anche della necessità di favorire lo sviluppo dell'efficienza energetica e delle fonti rinnovabili. La nozione di "degrado" di un'area, quale concetto giuridico indeterminato, non attinge a regole tecniche desunte da scienze esatte e sconta sempre un tasso più o meno elevato di opinabilità, per cui il sindacato del giudice amministrativo è limitato all'accertamento di vizi di macroscopica illogicità, irragionevolezza o grave travisamento dei fatti, non potendosi sostituire la propria valutazione a quella dell'amministrazione competente. Ai fini della concessione del permesso di costruire in deroga, non è necessario accertare la sussistenza di fenomeni di marginalità socio-economica del territorio di riferimento, essendo sufficiente la verifica della condizione di degrado urbanistico-edilizio dell'area oggetto dell'intervento, intesa come presenza di funzioni eterogenee, tessuti edilizi disorganici o incompiuti, nonché di edifici a destinazione non residenziale dismessi o in via di dismissione. La deroga agli strumenti urbanistici si realizza con la determinazione del Consiglio comunale che, nell'esercizio del potere di pianificazione al medesimo demandato, ne stabilisce la rispondenza alle finalità di pubblico interesse individuate dalla legge per il rilascio del successivo titolo abilitativo, senza che sia necessario l'accertamento della possibilità di utilizzare l'immobile in conformità alla destinazione urbanistica di piano regolatore. La normativa in materia di permesso di costruire in deroga prevale sulle disposizioni regionali e locali in tema di pianificazione urbanistica attuativa, non essendo necessaria l'approvazione preventiva di uno strumento urbanistico esecutivo, né la sottoposizione dello stesso a verifica di assoggettabilità a VAS, essendo sufficiente il rilascio del permesso di costruire convenzionato.

Sentenza completa

Pubblicato il 09/12/2022

N. 01099/2022 REG.PROV.COLL.

N. 00658/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 658 del 2021, integrato da motivi aggiunti, proposto da
GS S.p.A. e Bramante S.p.A., in persona dei rispettivi legali rappresentanti
pro tempore
, rappresentate e difese dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Torino, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)) e dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto in Torino, via Corte D'Appello, n. 16;
Regione Piemonte, in persona del l…

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