Cassazione penale Sez. II sentenza n. 2056 del 15 gennaio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:2056PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il sequestro preventivo di beni può essere disposto quando sussistono gravi indizi di reato e il pericolo che i beni possano essere utilizzati per la commissione di ulteriori reati o possano essere sottratti al procedimento di confisca. Il vincolo pertinenziale che giustifica il sequestro non richiede una strumentalità diretta e immediata del bene rispetto al reato, essendo sufficiente un legame indiretto, purché la libera disponibilità del bene possa dar luogo al pericolo di aggravamento o protrazione delle conseguenze del reato o all'agevolazione della commissione di altri reati. Pertanto, il sequestro preventivo può essere legittimamente disposto anche su beni che, pur non essendo direttamente strumentali alla realizzazione del reato, risultino comunque collegati al contesto criminoso in cui si inserisce la condotta illecita, in quanto la loro disponibilità potrebbe favorire la commissione di ulteriori reati o la dispersione di beni suscettibili di confisca. Il giudice del riesame, nel valutare la sussistenza dei presupposti del sequestro preventivo, non può sostituire la propria valutazione di merito a quella del giudice per le indagini preliminari, ma deve limitarsi a verificare la corrispondenza tra l'ipotesi astratta di reato e i fatti concreti addebitati, nonché l'esistenza del periculum in mora, senza entrare nel merito della fondatezza dell'accusa. La motivazione del provvedimento di sequestro preventivo, pur se sintetica, è adeguata quando esprime in modo chiaro e logico le ragioni per le quali il giudice ritiene integrati i presupposti di legge, senza necessità di un'analitica confutazione di tutte le argomentazioni difensive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe M. - Presidente

Dott. ESPOSITO Antonio - Consigliere

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. BANDINI Gianfranco - Consigliere

Dott. AMBROSIO Annamaria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CA. S.P.A.;

avverso ORDINANZA del 17/07/2007 TRIB. LIBERTA' di CALTANISSETTA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. AMBROSIO ANNAMARIA;

sentite le richieste del Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso l'inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore avv. Siracusano Delfino che ha concluso per l'accoglimento del ricorso con l&#…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.