Cassazione penale Sez. III sentenza n. 21187 del 17 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:21187PEN

Massima

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La confisca di beni disposta ai sensi dell'art. 240 c.p. è legittima solo se i beni stessi risultano essere stati strumentali o comunque collegati alla commissione del reato contestato, non potendo essere disposta in modo indiscriminato su qualsiasi bene sequestrato. Il giudice è pertanto tenuto a motivare adeguatamente in ordine alla pertinenza dei beni confiscati rispetto al reato, non essendo sufficiente il mero riferimento al sequestro effettuato in sede di indagini. La confisca di beni non direttamente connessi al reato, in assenza di una specifica motivazione sulla loro strumentalità, integra un'erronea applicazione della norma e comporta l'annullamento della relativa statuizione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. GRILLO Renato - rel. Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. ORILIA Lorenzo - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2478/2010 GIP TRIBUNALE di TERNI, del 07/02/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. RENATO GRILLO;

lette le conclusioni del PG annullamento con rinvio al giudice per le indagini preliminari presso il Trib. di Terni in diversa composizione per nuovo esame sul punto indicato in epigrafe.

RITENUTO IN FATTO

1.1 Con sentenza ex articolo 444 cod. proc. pen. del 7 febbraio 2011 il GUP del Tribunale di Terni appl…

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