Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 31363 del 17 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:31363PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, abusando della propria funzione, accetta la promessa o la dazione di denaro per omettere la rilevazione di abusi commessi in un cantiere edile, integra il reato di corruzione. La sussistenza di gravi indizi di colpevolezza, il pericolo di reiterazione del reato e l'elevata professionalità dimostrata nell'attività illecita giustificano l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, in quanto la misura interdittiva o gli arresti domiciliari risultano inidonei a fronteggiare adeguatamente i pericula libertatis. La motivazione del provvedimento cautelare, che evidenzi la gravità del fatto, la non occasionalità della condotta e l'elevata pericolosità sociale del soggetto, è congrua e logicamente coerente, non integrando vizi censurabili in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. BASSI A. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 783/2015 TRIB. LIBERTA' di ROMA, del 24/03/2015;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALESSANDRA BASSI;

sentite le conclusioni del PG Dott. D'AMBROSIO Vito, nel senso della dichiarazione di inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore avv. (OMISSIS), in sostituzione dell'avv. (OMISSIS) per (OMISSIS), che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.

FATTO E DIRITTO

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