Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27121 del 14 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:27121PEN

Massima

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Il giudice, in sede di applicazione, riesame o appello di una misura cautelare, può modificare la qualificazione giuridica attribuita dal pubblico ministero al fatto, purché tale modifica non produca effetti oltre il procedimento incidentale. La riqualificazione del fatto non richiede necessariamente una modificazione della sua descrizione storica, essendo sufficiente che questa contenga tutti gli elementi rilevanti ai fini della nuova fattispecie. Ai fini della valutazione del pericolo di recidiva, il giudice può fondare il proprio giudizio su una pluralità di parametri, quali i precedenti penali dell'imputato, le modalità di commissione del reato e la sua consumazione durante l'espiazione di una pena in detenzione domiciliare, senza che sia necessario un approfondimento specifico sull'attualità dell'esigenza cautelare, qualora tale permanenza emerga in maniera sufficiente dalla complessiva motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta - Consigliere

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 15/2/2021 del Tribunale di Bari;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. DI LEO Giovanni, il quale ha richiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata il Tribunale di Bari, in parziale accogli…

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