Cassazione penale Sez. V sentenza n. 28171 del 9 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:28171PEN

Massima

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La confisca di prevenzione di cui all'art. 2-ter della legge n. 575 del 1965 può essere disposta dal giudice a carico dei beni nella disponibilità del soggetto proposto per la misura di prevenzione, qualora siano presenti indizi sufficienti circa la pericolosità sociale del proposto e la correlazione temporale tra tale pericolosità, manifestatasi attraverso condotte idonee a produrre una locupletazione patrimoniale illecita, e l'acquisto dei singoli beni da sottoporre a confisca. L'onere di fornire elementi sintomatici della derivazione illecita dei beni incombe sulla pubblica accusa, senza che sia prevista un'inversione dell'onere della prova, essendo necessaria la dimostrazione sia dell'esistenza di indizi di carattere personale sull'appartenenza del soggetto ad associazioni di tipo mafioso o ad esse assimilate, sia della sussistenza di indizi specificamente inerenti a ciascun bene in sequestro, che facciano ritenere che esso sia frutto di attività illecite o ne costituisca il reimpiego. Il giudice di merito deve pertanto esaminare tutti gli elementi a sua disposizione, interpretarne correttamente le risultanze ed applicare le regole della logica e del diritto nell'argomentazione che lo conduce a scegliere determinate conclusioni piuttosto che altre, senza che il giudizio di legittimità possa sovrapporsi a tale valutazione, salvo che non emerga una carenza tale da risolversi in materiale inesistenza della motivazione stessa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di MILANO;

nei confronti di:

1) TA. CR. , N. IL (OMESSO);

avverso DECRETO del 16/04/2007 CORTE APPELLO di MILANO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. SAVANI PIERO;

lette/sentite le conclusioni del P.G. Dr. GIALANELLA Antonio, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

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