Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 15135 del 11 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:15135PEN

Massima

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Il provvedimento di confisca di prevenzione, disposto ai sensi della legge n. 1423 del 1956, può essere oggetto di istanza di revoca da parte del proposto, la quale deve essere presentata al Tribunale che ha emesso il relativo decreto, con possibilità di impugnazione del provvedimento di rigetto o accoglimento della richiesta di revoca dinanzi alla Corte di appello. Il ricorso per cassazione avverso la decisione della Corte di appello deve essere proposto entro il termine perentorio di dieci giorni dalla notifica del provvedimento, in applicazione della disciplina previgente all'entrata in vigore del Codice antimafia, non trovando applicazione le nuove disposizioni in materia di rimedi avverso le misure di prevenzione. Il mancato rispetto di tale termine comporta l'inammissibilità del ricorso per cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. CRISCULO Anna - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massim - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B - rel. Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabriz - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto della Corte di appello di Reggio Calabria del 21 gennaio 2022;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Benedetto Paterno' Raddusa;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Lidia Giorgio, che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E DIRITTO
1. …

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