Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 34395 del 16 settembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:34395PEN

Massima

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Il pericolo concreto e attuale di reiterazione del reato, quale presupposto per l'applicazione di una misura cautelare personale, deve essere valutato dal giudice tenendo conto non solo delle specifiche modalità e circostanze del fatto, ma anche della personalità dell'indagato, della sua giovane età, della mancanza di precedenti penali e della sua condotta successiva ai fatti, al fine di accertare se sussista effettivamente il rischio di un nuovo coinvolgimento in attività delittuose della stessa specie. Pur in presenza di un quadro indiziario grave, il giudice non può prescindere da una complessiva valutazione della personalità dell'indagato e della sua concreta pericolosità sociale, non potendo basare l'applicazione della misura cautelare esclusivamente sulle modalità e circostanze del fatto contestato. L'esigenza cautelare deve trovare adeguato riscontro in elementi concreti e attuali, senza che possa rilevare una mera astratta possibilità di recidiva. Il giudice è tenuto a motivare in modo logico e coerente le ragioni per le quali ritiene sussistente il pericolo di reiterazione del reato, valorizzando tutti gli elementi rilevanti della personalità dell'indagato e non limitandosi a considerare solo le modalità e le circostanze del fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VILLONI Orlando - Presidente

Dott. GIORDANO Emilia Anna - Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabriz - rel. Consigliere

Dott. DI GIOVINE Ombretta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 28 aprile 2022 emessa dal Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Fabrizio D'Arcangelo;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Cimmino Alessandro, che ha concluso chiedendo di dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugn…

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