Cassazione penale Sez. II sentenza n. 38545 del 25 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:38545PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza per il reato di associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione e riciclaggio, nonché per i reati-fine di ricettazione, può fondare la propria decisione su una serie di elementi fattuali desumibili dalle risultanze investigative, quali le intercettazioni telefoniche, i servizi di appostamento e pedinamento, che dimostrino in modo logico e coerente il ruolo attivo dell'indagato all'interno del sodalizio criminoso e la sua consapevole partecipazione alle condotte delittuose. Tali elementi, apprezzati globalmente secondo una valutazione unitaria e complessiva, possono integrare il requisito della gravità degli indizi di colpevolezza, senza che sia necessaria una dimostrazione analitica e separata di ciascun dato probatorio. Inoltre, il giudice di merito può ritenere sussistenti le esigenze cautelari, in particolare il pericolo di reiterazione del reato, sulla base di una valutazione di fatto, adeguatamente motivata, circa l'inidoneità dell'attività lavorativa svolta dall'indagato a impedire i contatti con gli altri partecipi all'associazione criminosa e la reiterazione delle condotte illecite. Il controllo di legittimità in sede di ricorso per cassazione è limitato alla verifica della congruità e logicità della motivazione, senza che sia ammissibile una diversa valutazione delle circostanze già esaminate dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. GENTILE Domenic - rel. Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) AL. GI. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 1670/2010 TRIB. LIBERTA' di BARI, del 12/11/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO GENTILE;

Udito il Sostituto Procuratore Generale dott. ((omissis)) che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Letti il ricorso ed i motivi proposti.

CONSIDERATO IN FATTO

Il GIP presso il Tribunale di Foggia, con ordinanza del 08.10.…

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