Cassazione penale Sez. V ordinanza n. 45498 del 10 novembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:45498PEN

Massima

Il reato procedibile d'ufficio non è soggetto alla condizione di procedibilità della querela, la quale è necessaria solo per i reati perseguibili a querela di parte. Pertanto, la mancanza di querela non determina l'improcedibilità dell'azione penale per i reati che, per legge, sono perseguibili d'ufficio, indipendentemente dalla volontà della persona offesa. In tali casi, il giudice è tenuto a pronunciarsi nel merito della vicenda, senza che la mancata presentazione della querela possa costituire un ostacolo all'esercizio dell'azione penale da parte del pubblico ministero. La natura d'ufficio del reato prevale sulla necessità della querela, la quale rappresenta una condizione di procedibilità soltanto per i reati che la legge espressamente subordina all'iniziativa della persona offesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. DE MARZO Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. CIRILLO Pierangelo - Consigliere

Dott. GIORDANO Rosaria - Consigliere

Dott. MAURO Anna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/12/2022 della CORTE APPELLO di CATANIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GIUSEPPE DE MARZO;
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Nell'interesse di (OMISSIS) e' stato proposto ricorso per cassazione avverso la sentenza in epigrafe indicata, con la quale la Corte d'appello di Catania, accogliendo la richiesta di concordato proposta ai sensi dell'articolo 599-bis c.p.p., ha rideterminato la pena inflitta …

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