Il divieto di indossare caschi protettivi o altri mezzi atti a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona durante manifestazioni pubbliche in luogo pubblico, previsto dalla legge, sussiste a prescindere dalla sussistenza di un giustificato motivo per il loro utilizzo, essendo sufficiente che il travisamento sia stato effettivamente e consapevolmente realizzato. Il numero elevato di partecipanti alla manifestazione, l'utilizzo di oggetti contundenti e il contesto di possibile scontro con forze dell'ordine o gruppi contrapposti, integrano il requisito del pericolo per la collettività rilevante ai fini dell'esclusione della particolare tenuità del fatto. Il pregresso casellario giudiziale dell'imputato, anche se relativo a reati di natura diversa, può giustificare il diniego del beneficio della sospensione condizionale della pena in assenza di una prognosi favorevole circa la probabilità di recidiva.