Cassazione penale Sez. III sentenza n. 5801 del 6 febbraio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:5801PEN

Massima

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Il mancato rispetto degli obblighi di presentazione personale presso gli uffici di polizia, imposti dal Questore ai sensi della L. n. 401 del 1989, art. 6, comma 2, integra il reato di cui al successivo comma 6 della medesima disposizione, a prescindere dalla circostanza che il soggetto destinatario del provvedimento si sia comunque presentato, seppur in ritardo, rispetto agli orari indicati. Infatti, la ratio della norma è quella di consentire un effettivo ed efficace controllo sul soggetto destinatario del divieto di accesso alle manifestazioni sportive (c.d. "d.a.spo."), proprio durante lo svolgimento della manifestazione, imponendogli di presentarsi in orari incompatibili con una sua eventuale presenza presso l'impianto o nelle zone limitrofe. Pertanto, la responsabilità penale sussiste anche nel caso in cui il soggetto si presenti, ma con ritardo rispetto agli orari indicati dal Questore, non potendosi ritenere integrata una diversa condotta non ricompresa nella fattispecie normativa. Inoltre, la causa di esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto, di cui all'art. 131-bis c.p., non può essere applicata qualora la stessa non sia stata dedotta nei motivi di impugnazione, non essendo dovuta alcuna pronuncia al riguardo da parte del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirella - Presidente

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - rel. Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/2/2018 della Corte di appello di Firenze;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Enrico Mengoni;
udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto
Procuratore generale Dr. Di Nardo Marilia, che ha concluso chiedendo dichiarare inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 27/2/2018, la Corte di appello di Firenze confermava l…

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