Cassazione penale Sez. II sentenza n. 25947 del 7 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:25947PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato e di fuga, valutato in base alla gravità del fatto, ai precedenti penali e all'assenza di radicamento sul territorio nazionale, può giustificare l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, anche in presenza di ammissioni dell'indagato, purché la motivazione del provvedimento sia logica e adeguatamente argomentata. La mancata commissione di ulteriori reati e il mancato allontanamento dal territorio nazionale successivamente al fatto non sono di per sé sufficienti a escludere il pericolo cautelare, dovendo il giudice effettuare una prognosi fondata sugli elementi concreti del caso. La misura cautelare disposta deve inoltre essere proporzionata alla gravità del fatto, tenendo conto delle diverse opzioni applicabili, ma la mera diversa valutazione del Giudice per le indagini preliminari non è di per sé sufficiente a inficiare la motivazione del provvedimento del Tribunale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO ((omissis)) - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - rel. Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DA. SA. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 2084/2009 TRIB. LIBERTA' di MILANO, del 13/11/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIULIANO CASUCCI;

sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)) per l'inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con ordinanza in data 13 novembre 2009, il Tribunale di Milano , 2 Sez. penale, in riforma dell'ordinanza del …

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