Cassazione penale Sez. II sentenza n. 14233 del 13 aprile 2022

ECLI:IT:CASS:2022:14233PEN

Massima

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Il reato di ricettazione si configura quando l'agente, al fine di procurare a sé o ad altri un profitto, acquista, riceve od occulta denaro o cose provenienti da un delitto, o comunque si intromette nel farle acquistare, ricevere od occultare. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessario che l'agente sia a conoscenza di tutti i dettagli del reato presupposto, essendo sufficiente che egli abbia la consapevolezza che il bene provenga da un delitto, indipendentemente dalla sua partecipazione al reato originario. Inoltre, il valore del bene ricettato e gli eventuali collegamenti dell'agente con ambienti delinquenziali dediti a reati contro il patrimonio possono escludere la configurabilità dell'ipotesi attenuata di ricettazione di modesta entità. Infine, il comportamento processuale dell'imputato, se non accompagnato da segnali di resipiscenza, non è idoneo a far ritenere la sussistenza di circostanze attenuanti generiche.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppi - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. BORSELLINO M. - Consigliere

Dott. PACILLI G. - Consigliere

Dott. SARACO - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso La Sentenza del 06/11/2019 della CORTE DI APPELLO DI CATANIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANTONIO SARACO;
letta la requisitoria del Pubblico ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale Dr. MASTROBERARDINO PAOLA, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
letta la nota dell'Avvocato (OMISSIS) che, nell'interesse di (OMISSIS) ha insistito nell…

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