Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 37598 del 2 agosto 2018

ECLI:IT:CASS:2018:37598PEN

Massima

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La circostanza aggravante prevista dall'art. 7 del d.l. n. 152 del 1991, convertito in l. n. 203 del 1991, ha natura oggettiva con riguardo al metodo mafioso, essendo configurabile a carico di ogni partecipe che abbia effettiva consapevolezza delle modalità dell'azione ovvero le ignori per colpa, in ossequio al disposto dell'art. 59, comma 2, c.p. Diversamente, in relazione alla finalità di agevolazione dell'attività dell'associazione di tipo mafioso, la circostanza ha natura soggettiva e non è applicabile ai concorrenti nel reato che non abbiano agito in base a tale finalità, dal momento che la disciplina speciale prevista dall'art. 118 c.p. prevale su quella generale prevista dall'art. 59, comma 2, c.p. Ai fini dell'integrazione del dolo specifico di favorire l'associazione, tale fine deve essere l'obiettivo "diretto" della condotta, non rilevando possibili vantaggi indiretti, né il semplice scopo di favorire un esponente di vertice della cosca, indipendentemente da ogni verifica in merito all'effettiva ed immediata coincidenza degli interessi di un esponente del capomafia con quelli dell'organizzazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. CRISCUOLO Mauro - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. BASSI Alessandr - rel. Consigliere

Dott. VIGNA Maria Sabina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro;
nei confronti di:
(OMISSIS), nata il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 25/01/2018 del Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere BASSI Alessandra;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale CANEVELLI Paolo, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia rigettato.
RITENUTO IN FATTO
1. La Procura della Repubbli…

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