Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dalla Regione Campania avverso l'ordinanza sindacale del Comune di Marcianise che imponeva alla Regione la rimozione di rifiuti abbandonati in un'area di sua proprietà, ha dichiarato l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, in quanto il Comune aveva successivamente annullato in autotutela la propria ordinanza a seguito della mancanza di approfondimento istruttorio sulla responsabilità della Regione. La massima che si può trarre da tale pronuncia è la seguente: L'amministrazione che emette un provvedimento sanzionatorio nei confronti di un soggetto, in assenza di un adeguato accertamento della sua responsabilità, può legittimamente annullare in autotutela tale provvedimento, facendo venir meno l'interesse del destinatario all'impugnazione dello stesso. In tal caso, il giudice amministrativo dichiara l'improcedibilità del ricorso proposto avverso il provvedimento annullato, in quanto è venuto meno il presupposto per la sua adozione. Il principio di diritto affermato è che l'amministrazione deve procedere ad un'istruttoria approfondita prima di adottare provvedimenti sanzionatori, al fine di accertare in modo adeguato la responsabilità del soggetto destinatario del provvedimento. In mancanza di tale accertamento, l'amministrazione può legittimamente annullare in autotutela il provvedimento, facendo venir meno l'interesse del destinatario all'impugnazione dello stesso. In tal caso, il giudice amministrativo dichiara l'improcedibilità del ricorso proposto avverso il provvedimento annullato.