Il proprietario o titolare di diritti reali o personali di godimento di una strada ha l'obbligo di custodia e vigilanza sulla stessa, comprensivo della rimozione e smaltimento dei rifiuti abbandonati, a prescindere dalla titolarità formale del bene, in quanto tale obbligo deriva direttamente dalla posizione di proprietà o di godimento sulla strada, in applicazione dell'art. 14 del codice della strada. Tale obbligo di rimozione e smaltimento dei rifiuti sussiste anche per i tratti stradali dismessi a seguito di varianti, fino alla loro nuova classificazione, in quanto permane in capo al precedente proprietario o titolare di diritti reali o personali di godimento. L'inottemperanza a tale obbligo legittima il Sindaco ad adottare un'ordinanza di rimozione e smaltimento dei rifiuti ai sensi dell'art. 192, comma 3, del d.lgs. n. 152/2006, a prescindere dall'accertamento della responsabilità soggettiva del proprietario o titolare di diritti reali o personali di godimento, trattandosi di un obbligo di natura oggettiva connesso alla posizione giuridica sul bene. Il formale riferimento nell'ordinanza sindacale a norme diverse, come l'art. 50 del d.lgs. n. 267/2000, è irrilevante ai fini della qualificazione del potere esercitato, dovendo aversi riguardo alla sua natura sostanziale.