Cassazione penale Sez. V sentenza n. 51709 del 15 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:51709PEN

Massima

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Il diritto di manifestazione del pensiero, pur essendo un diritto costituzionalmente garantito, non è assoluto e inconfinato, ma trova limiti nel rispetto della reputazione altrui. Pertanto, l'esercizio di tale diritto attraverso la stampa può integrare il reato di diffamazione a mezzo stampa qualora l'espressione utilizzata attribuisca un fatto determinato idoneo a ledere l'onore e il decoro di una persona. Tuttavia, la valutazione della sussistenza di tale reato deve essere effettuata tenendo conto del contesto complessivo in cui le affermazioni sono state rese, evitando di considerare isolatamente singole espressioni e privilegiando un'interpretazione che ne colga il significato globale e il messaggio che si è inteso veicolare. Inoltre, il direttore responsabile di una pubblicazione periodica è tenuto a esercitare un effettivo controllo sul contenuto della stessa, al fine di impedire la diffusione di contenuti diffamatori, pena l'integrazione del reato di omesso controllo. Ciò nonostante, l'accertamento della responsabilità del direttore per tale reato presuppone la dimostrazione della sua effettiva conoscenza o conoscibilità dei contenuti incriminati e della concreta possibilità di impedirne la pubblicazione. Infine, la valutazione della gravità della condotta ai fini della commisurazione della pena deve tenere conto non solo dell'attribuzione di un fatto determinato, ma dell'intero contesto espressivo, evitando di attribuire rilievo a mere suggestioni, insinuazioni o allusioni prive di un addebito specifico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrin - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - rel. Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/05/2017 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa SCORDAMAGLIA IRENE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. ORSI LUIGI;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita';
udito il difensore;
Il difensore presente conclude per l'…

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